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Il Fondatore

fondatore

P. Salvatore Privitera, anzi Sebastiano Salvatore come risulta all’anagrafe, era nato ad Aciplatani il 21 ottobre 1945.

Entrato adolescente nel seminario diocesano di Acireale dopo aver compiuto gli studi di filosofia e teologia, viene ordinato sacerdote all’età di 23 anni, l’11 agosto 1968, dal vescovo della diocesi di Noto, Mons. Angelo Calabretta. Iscrittosi alla Pontificia Università Gregoriana vi conseguì la licenza in teologia nel 1970, dissertando una tesi diretta dal prof. Joseph Fuchs. Sotto la guida dello stesso conseguì anche il dottorato in teologia (1973) discutendo la tesi “L’uomo e la norma morale” successivamente pubblicata. Rientrato in Sicilia, nel biennio ’75-’76, inizia l’insegnamento della teologia morale presso l’Istituto Superiore di Scienze religiose e teologiche per la Sicilia Occidentale di Palermo. Contemporaneamente si iscrisse all’ATISM (Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale) costituitasi nel 1966 in pieno periodo post-concilio Vaticano II, per dar seguito alle istanze di rinnovamento teologico anche nell’ambito della teologia morale.

Di tale associazione divenne immediatamente uno degli animatori tanto da ricoprire, negli anni successivi, il ruolo prima di Segretario e poi, dal 2000 fino alla sua scomparsa, di Presidente. Negli stessi anni e nel clima di rinnovamento moral-teologico che li caratterizza, diventa anche consulente alla Direzione della Rivista di Teologia Morale pubblicata dalle edizioni Dehoniane di Bologna e successivamente membro del relativo comitato di redazione. Nel 1978 entra a far parte della Societas Ethica, organo associativo degli studiosi di filosofia e teologia morale, prevalentemente di area mitteleuropea e senza alcuna connotazione confessionale. Della stessa diviene membro del Consiglio di Presidenza, carica che ha costantemente ricoperto. Iscrittosi frattanto alla Facoltà di Filosofia dell’Università statale di Palermo vi consegue la laurea nel 1979 dissertando una tesi di filosofia morale. Dal 1979 al 1981 si trasferisce a Munster in Germania, avendo vinto una borsa di studio della Alexander von Humboldt Stiftung di Bad-Godesberg-Bonn. Si tratta di una fondazione, fondata nel 1860 a Berlino e intitolata al celebre naturalista ed erudito tedesco, che annualmente mette a disposizione circa 600 borse di studio per studenti stranieri che vogliano approfondire uno specifico ambito di ricerca in Germania.

Privitera sceglie di seguire lo stage del prof. Bruno Shüller, uno dei “maestri” della teologia morale fondamentale. Sono gli anni formativi più importanti della sua vita che lasceranno un’impronta permanente alla sua futura attività scientifica e didattica. Dello stesso Schüller tradurrà successivamente il libro “L’uomo veramente uomo” divenendo il principale divulgatore italiano del suo pensiero.

Rientrato nella sua amata Sicilia, è chiamato quale professore aggiunto, presso la nascente Facoltà Teologica di S. Giovanni Evangelista (14 settembre 1981) ricoprendo al tempo stesso l’incarico di direttore della Biblioteca annessa, fino a giugno 1992. Nell’ambito di tale incarico nel 1989 organizzerà il primo corso e nel 1991, il secondo corso di Biblioteconomia iniziando anche l’automazione di quella che diventerà la Biblioteca della Facoltà Teologica di Sicilia nonchè Biblioteca Centrale per le Chiese di Sicilia. Nel 1982 inoltre è nominato docente presso la Scuola di Servizio Sociale S. Silvia (oggi Università Lumsa) fondata dal card.

Ruffini, per la formazione delle future assistenti sociali, divenendo al tempo stesso membro della redazione della rivista “Esperienze Sociali”. Nel 1984 fonda l’Istituto di Etica Sociale che, sia pure con obiettivi e strumenti diversi, costituirà il nucleo fondativo antesignano e precursore del successivo Istituto Siciliano di Bioetica. Ne fanno fede le tematiche scelte per i seminari organizzati dallo stesso, strettamente inerenti l’etica medica: L’etica professionale (1987); I codici deontologici delle professioni (1988); I comitati di etica negli ospedali (1990). L’anno successivo (1985) per potenziare la presenza e la divulgazione culturale inerente la ricerca teologica fonda l’Edi OFTES (Edizioni dell’Opera Universitaria per la Facoltà Teologica di Sicilia) curando per tale nuova casa editrice le pubblicazioni della stessa Facoltà Teologica e in particolare la collana Collectio Ethica dell’Istituto di Etica Sociale. Nello stesso anno organizzerà a Palermo l’annuale convegno della Societas Ethica e terrà alcune lezioni presso la Pontifica Università San Tommaso (Angelicum) di Roma.

Sempre come professore invitato, nel 1986 è nuovamente in Germania per tenere alcune lezioni presso la Theologische Fakultat di Paderborn e l’anno successivo, è nominato professore straordinario presso la Facoltà Teologica di Sicilia. Agli inizi del 1991, dopo alcuni mesi di incontri occasionali e colloqui preliminari, fonda insieme al dr. Salvino Leone l’Istituto Siciliano di Bioetica che inaugurato ufficialmente il 2 dicembre 1991 con due relazioni tenute rispettivamente dal S.E. mons Elio Sgreccia, direttore del Centro di Bioetica dell’Università Cattolica di Roma e dal sen. Adriano Bompiani, allora presidente del Comitato Nazionale di Bioetica. Il 25 gennaio 1992 con una relazione tenuta dal prof. Giannino Piana, verrà inaugurata la sede presso Acireale (Ct) dello stesso Istituto e ufficialmente presentato il primo numero della rivista Bioetica e Cultura della quale assume la direzione.

La vita e le attività dell’Istituto costituiranno, insieme al suo impegno accademico presso la Facoltà, il suo principale ambito di interesse negli anni successivi, praticamente fino alla sua morte. Poche ore prima in ospedale,chiesto il suo computer portatile continua, con ammirevole dedizione, ad assolvere alcune adempienze inerenti il futuro dello stesso Istituto. Ricordiamo inoltre la costituzione del Master in Bioetica con titolo rilasciato in virtù di un’apposita convenzione con la Facoltà Teologica, l’esperienza dei primi meeting mediterranei di Bioetica con la partecipazione di studiosi dell’area mediterranea e la pubblicazione, nel 1994, del primo Dizionario di Bioetica, tradotto anche in lingua portoghese e del quale nel 2004, è stata pubblicata la nuova edizione italiana che P. Privitera, già profondamente segnato dalla malattia, ebbe la gioia di consegnare personalmente al Papa Giovanni Paolo II, il 9 giugno dello stesso anno. Nell’ambito della Facoltà Teologica, il 6 maggio 1977, fu nominato professore ordinario di teologia morale, tenendo in questa sua nuova veste, la prolusione inaugurale all’anno accademico 1997-98.

Apprezzato conferenziere in Italia e all’estero fu anche autore di numerosi pubblicazioni su riviste italiane ed estere nonché di varie opere monografiche di grande interesse.

Tra i testi da lui curati, oltre al già citato Dizionario di Bioetica merita di essere ricordato il Dizionario di Teologia Morale, la cui redazione ebbe modo di dirigere insieme a F. Compagnoni e G. Piana, tuttora fondamentale opera di riferimento per i problemi etici e moral-teologici, nell’ambito della teologia morale.

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